
Parte “Sentieri di Libertà”
il progetto di pulitura e manutenzione per l’inserimento di detenuti in percorsi di pubblica utilità
Cinque mesi di lavoro tra i sentieri di montagna con interventi di pulitura e di manutenzione, tre detenuti e un soggetto sottoposto a misura alternativa coinvolti accanto a squadre di volontari, sono i numeri, in sintesi, di “Sentieri di Libertà 2019” «progetto che se da una parte ci permette di tutelare e valorizzare il nostro territorio, dall’altra dona nuova speranza e dignità alle persone che hanno commesso errori e stanno scontando la loro pena» ha sottolineato l’Assessore Giorgia Podestà nel corso della conferenza stampa di stamani a Villa Schiff.
Il progetto, portato avanti grazie alla collaborazione del Comune di Montignoso con la Casa di Reclusione di Massa, l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE) e il CAI di Massa “Elso Biagi” permetterà infatti una serie di interventi di pubblica utilità su tre sentieri di media montagna di Montignoso consentendo, allo stesso tempo, percorsi di reinserimento sociale e di prevenzione sui casi di recidiva.
«Siamo orgogliosi di questa convenzione soprattutto per la compartecipazione di diversi soggetti e istituzioni – continua Podestà – e il cui fine straordinario permette a soggetti in situazione di disagio, che hanno colpe e responsabilità da scontare con la giustizia, di poter essere nuovamente riconosciute all’interno della società». «Bisogna superare il welfare esistente – ha detto Nadia Bellè Responsabile Area Servizi al Cittadino – se noi riusciamo a fare progetti che puntano alla prevenzione e quindi all’inclusione avremo un risparmio di risorse in termini sociali ed economici. Molte di queste persone si sentono abbandonate, non riescono a trovare la strada nuova al momento di uscita dal carcere, se le porte che si trovano di fronte sono tutte chiuse una delle possibilità più concrete è quella di tornare su strade sbagliate e pericolose, questo sarebbe il fallimento delle istituzioni e dell’intera società. Questo progetto ha una doppia finalità, una diretta e riguarda una nuova fruibilità dei sentieri e una indiretta sull’intera comunità e su queste persone che possono affrontate una vita diversa e migliore».
«Il carcere non può essere la fine dei sogni – ha detto Paolo Basco Direttore pro tempore della Casa di Reclusione di Massa – il carcere è strutturale per il recupero e il reinserimento ma senza la società, senza istituzioni e senza queste esperienze di collaborazione diventerebbe uno spazio marginale, le persone verrebbero abbandonate a se stesse in un sistema chiuso. I trattamenti non possono essere contrari al senso di umanità e devono propendere alla rieducazione, come? Con l’esempio, con l’opportunità, con l’umanità. Stiamo rispondendo a un dovere istituzionale, quello di guardare a chi è ai margini. Quando noi siamo attenti ai bisogni degli ultimi possiamo misurare il nostro grado di civiltà». «I percorsi rieducativi che cerchiamo di costruire sempre in forte sinergia – ha detto Cristina Rossi Responsabile dell’Area Educativa – vanno nella direzione di valorizzare l’impegno che i detenuti prendono nei confronti della collettività, riscoprendo anche valori fondamentali come quelli del rispetto delle persone e dell’ambiente. Valori portati in primo piano da proprio da questo progetto».
Tre i sentieri che verranno ripuliti dai detenuti accanto ai volontari del CAI con uscite previste una volta alla settimana: il primo riguarderà il tratto che va dalla località Termo del Pasquilio al Monte Folgorito e il Passo della Focolaccia, il sentiero dalla località Pasqulio a Sant’Eustachio e quello che da Vietina porta al Folgorito.
«Come associazione di volontari credo che questo progetto non faccia altro che allargare le opportunità verso il nostro territorio, in modo tale che sia tutelato, difeso e valorizzato. L’altro elemento che voglio sottolineare è quello della condivisione, non si tratta di semplici interventi di pulizia ma di riuscire a conoscere e inserirsi in un ambiente attraverso la condivisione del lavoro, della fatica, del vivere e trascorrere tempo insieme».